IL MUSEO DELL’AGRICOLTURA DI CISLIANO
Per me, che amo il mondo country, avere la possibilità di vivere in campagna è una fortuna che non ha prezzo 🙂
Il contatto con la natura e con le realtà del territorio mi ha rivelato un mondo che non smette di sorprendermi e di affascinarmi. E così, quando ho conosciuto Daniele Porta e la zia Ambrogia Bardelli che mi hanno invitata a visitare Cascina Molinetto, non ho esitato neanche un attimo 😉
Cascina Molinetto, che deve il suo nome appunto alla presenza di un mulino (oggi restaurato e visibile, anche se purtroppo la ruota è andata perduta), è un’azienda agricola situata nel cuore del parco Agricolo Sud in provincia di Milano e risale al XVIII secolo, più precisamente al 1750. Nel 1919 vi si trasferì Giuseppe Porta con la sua famiglia, e da allora i suoi discendenti hanno continuato a portare avanti le attività che hanno reso questa realtà una delle più importanti della zona.
Una delle cose che mi hanno più colpita, oltre alla gentilezza di Daniele e Ambrogia, è il loro amore per il mondo agricolo, che traspare non solo dalla passione con cui parlano della loro attività, ma anche dalla cura e dall’attenzione che mettono in tutto quello che fanno.
E proprio da questa passione è nato il Museo dell’Agricoltura, inaugurato nel 2016 per mantenere vivo il ricordo e le tradizioni del mondo agricolo dei secoli scorsi.
Il Museo si articola in diverse sale, ognuna allestita con gli attrezzi e gli strumenti, tutti restaurati, usati dagli agricoltori e dagli allevatori nei secoli passati. Qui ho scoperto, per esempio, che gli aratri, trainati da buoi o da cavalli, non erano tutti uguali, ma diversi in funzione del tipo di terreno e di coltivazione; che ogni azione era compiuta con attrezzi e strumenti specifici e che nulla, ma proprio nulla, veniva lasciato al caso. Per capire quanto l’attività agricola fosse importante, basti pensare che, prima della rivoluzione industriale, circa il 90% della popolazione era impegnata nel lavoro dei campi, e che la giornata lavorativa arrivava tranquillamente a raggiungere le 11 ore. Una fatica immensa, quella dell’agricoltore, che veniva poi ripagata dal raccolto, ma che richiedeva tanti sforzi e sacrifici.
Poi, con la rivoluzione industriale, la progressiva automazione dei processi e lo spostamento di grandi quantità di persone verso la città modificano profondamente il lavoro e la vita nei campi: l’introduzione dei trattori e di altri attrezzi meccanizzati danno il via a un processo di modernizzazione che trasforma completamente non solo il modo di lavorare la terra, ma anche gli usi e i costumi del mondo agricolo.
Ecco perché questo Museo dell’Agricoltura è così prezioso: grazie anche al perfetto allestimento, alla cura degli oggetti e ai tanti cartelli che spiegano la funzione di tutto quello che è esposto, entrando ci si trova improvvisamente proiettati indietro nel tempo e sembra quasi di vedere i contadini che arano i campi o che tornano dalla mungitura carichi di secchi di latte… per me è stata davvero un’emozione 🙂
Se vi trovate a passare nel sud-ovest milanese non perdete questa opportunità: una gita in campagna, magari con un bel picnic se la stagione lo consente, e una visita al Museo dell’Agricoltura Il Molinetto di Cisliano (tel. 3386571227) per rivivere le tradizioni agricole del passato… vi garantisco che non resterete delusi 🙂