COME SCEGLIERE IL BARBECUE GIUSTO PER UNA GRIGLIATA PERFETTA
Ferragosto è alle porte… che si decida per un barbecue di carne, pesce, verdure o vegan, adoro fare una bella grigliata: è un’occasione per godersi la compagnia di familiari e amici in un’atmosfera informale e rilassata. I barbecue non sono però tutti uguali: a legna, a pellet, a carbonella, a gas, elettrici… quale scegliere? Vediamo le caratteristiche di ognuno e come scegliere il barbecue giusto per fare una grigliata perfetta!
Il barbecue a legna è quello che preferisco: sarò all’antica, ma a mio avviso è il più suggestivo e permette di vivere il vero rito della grigliata 😉 . Quello in muratura è sicuramente scenografico, occorre però tenere presente che non si può spostare: bisogna quindi scegliere molto bene dove posizionarlo perché da lì non si muoverà più. I modelli freestanding si possono spostare e sono generalmente costruiti in lamiera piuttosto spessa per evitare la deformazione dovuta alle alte temperature; hanno quindi una struttura più robusta e più pesante rispetto a quelli a carbonella (molti comunque sono dotati di ruote). Il barbecue a legna richiede una certa esperienza e manualità: dall’accensione della legna alla formazione della brace ci vuole tempo (comunque proporzionato alla quantità di legna usata) e bisogna seguire il processo con attenzione. Anche la scelta della legna è importante: quella di faggio, quercia e castagno è la più indicata (attenzione che il castagno può fare un po’ di fumo); assolutamente no a compensato, legna resinosa (pino, abete, ecc.), verniciata, proveniente da imballaggi, da mobili, o da materiali di scarto). Il barbecue a legna può comunque, volendo, essere usato anche con la carbonella.
Il barbecue a carbonella ha in genere una struttura un po’ più leggera di quello a legna: se non diversamente indicato, non va usato con la legna perché il calore estremo lo danneggerebbe. La carbonella è carbone ricavato dalla combustione di legna idonea, ha quindi il grosso vantaggio di essere già pronta: basta accenderla, aspettare che i pezzi diventino bianchi e siamo pronti per cuocere! Questo tipo di barbecue è quindi indicato per chi vuole velocizzare i tempi di preparazione o per chi non ha tanta dimestichezza con il fuoco. Inoltre ci sono modelli di dimensioni ridotte, ottima soluzione per quei casi in cui lo spazio a disposizione non è molto grande, e modelli portatili, per le vacanze o – perché no – un bel picnic.
Il barbecue a pellets, salito rapidamente alla ribalta negli ultimi anni, presenta i vantaggi del barbecue a legna, semplificando però la fase di accensione e raggiungimento della temperatura impostata con il termostato. Richiede il collegamento alla rete elettrica (per l’accensione), può essere in acciaio o alluminio e (esclusi i modelli portatili usciti recentemente) richiede abbastanza spazio perché è dotato di almeno un serbatoio per i pellets: da qui, grazie a un meccanismo automatico, la quantità di pellets necessaria per raggiungere la temperatura impostata viene depositata nel braciere. Il sistema di ventilazione garantisce la cottura uniforme degli alimenti, e la griglia rimane separata dal braciere: i cibi così non vengono mai a contatto con la fiamma. I plus del barbecue a pellets sono che si accende velocemente, arriva velocemente in temperatura, mantiene bene il calore e lascia davvero pochi residui di cenere. In più, i pellets sono leggeri e quindi abbastanza comodi da trasportare. Attenzione alla loro provenienza: quelli di faggio, quercia e ontano sono i migliori e per quelli da non usare valgono le stesse raccomandazioni fatte per la legna da barbecue.
Il barbecue a gas permette di saltare tutte le fasi di preparazione: basta accenderlo, attendere che i bruciatori scaldino la superficie di cottura e voilà, siamo pronti per cuocere. I modelli più evoluti hanno anche la possibilità di cuocere su pietra lavica grazie a delle griglie che contengono, appunto, i ciottoli di pietra lavica e che vengono posizionate sopra ai bruciatori: questo sistema di cottura conferisce ai cibi un sapore che si avvicina a quello della cottura a legna o quanto meno a carbonella. La presenza di più fuochi permette oltretutto di cuocere alimenti differenti a diverse temperature. Io personalmente non riesco a rinunciare al sapore che dà la cottura su un barbecue a legna, o al limite a carbonella, ma è innegabile che ci siano dei modelli a gas davvero performanti, ideali anche quando si preferisce essere un po’ più liberi e seguire solo la fase di cottura. Molto comodo anche il termostato, che permette di impostare la temperatura più adatta al tipo di cibo da cucinare.
Il barbecue elettrico ha gli stessi vantaggi della versione a gas, termostato compreso, più quello di essere disponibile anche in formati davvero molto ridotti, indispensabili quando lo spazio a disposizione è proprio poco. La cottura avviene grazie a resistenze sopra cui sono poste piastre in ghisa o in acciaio per i modelli più grandi, o griglie in acciaio o alluminio per quelli più piccoli. Quasi tutti sono dotati anche di una vaschetta raccogli grasso che, riempita di acqua, permette di evitare la formazione di fumo quando il grasso cola: una buona soluzione per i terrazzi, per evitare il fumo che si può generare durante la cottura e che potrebbe dare fastidio ai vicini.
Qualsiasi sia il tipo di barbecue, sempre più frequentemente si trovano modelli con coperchio: molti li preferiscono perché permettono una migliore distribuzione del calore e quindi una cottura più omogenea, più facile e più veloce; inoltre il coperchio ha il vantaggio di proteggere la cottura in caso di vento. Io ho provato entrambi i metodi e, anche se devo riconoscere che la cottura con coperchio ha i suoi vantaggi, sono tradizionalista e preferisco quella classica, con il cibo sempre sott’occhio, ma è davvero questione di gusti 🙂
Ora che i vari tipi di barbecue non hanno più segreti per voi non vi resta che scegliere quello più adatto alle vostre esigenze e invitare gli amici… buona grigliata!